La Tenuta Selve viene citata in un documento risalente al 1151 d.C. come abbazia, abitata dai monaci che con un lungo e paziente lavoro di bonifica trasformarono fin da quell'epoca il paesaggio boschivo in terreno arabile e coltivabile, tracciando una primitiva rete irrigua e delineando il paesaggio oggi conosciuto come "il mare a quadretti".
All'interno della Tenuta esiste un castello in buono stato di conservazione, ma di una fortificazione in muratura si parla solo dal Quattrocento in poi. La sua edificazione è ipotizzabile nel 1414 se ci si attiene alla data riportata su di una tavoletta in cotto sopra l’ingresso.
Nel 1728 Vittorio Amedeo II di Savoia nomina Abate di Selve il famoso architetto Filippo Juvarra; del suo stile rimangono tracce ben riconoscibili nei fabbricati del castello e della chiesa.
Nel 1859 Selve fu parte del piano studiato da Camillo Benso conte di Cavour e dall' ing.Noè di allagare la pianura vercellese che riuscì ad impedire l'avanzata dell'esercito austriaco nella II Guerra di Indipendenza.
Nel 1949 Selve diventò anche set cinematografico. Molti scorci della tenuta sono tutt'oggi riconoscibili nel film Riso Amaro, che il regista Giuseppe de Santis ha scelto come location per molte scene con Silvana Mangano,Doris Dowling, Raf Vallone e Vittorio Gassman.